domenica 21 febbraio 2016

San Valentino a Torino




Le Fanfaron, Torino
Domenica scorsa sono andata al ristorante le Fanfaron, un posto informale, in Via Piave una traversa di Via Garibaldi nel cuore della mia amatissima Torino, giornata particolarmente fredda, ma i cuori erano caldi visto che era la domenica di San Valentino. Un ristorante ben quotato su Tripadvisor che, a quanto pare, non si sbaglia mai. E' un ristorante piccolo, accogliente con un sottofondo musicale piacevole.
Ad ogni modo consiglio a chiunque non abbia ancora visitato questa splendida città di affrettarsi perché ha da offrirvi agnolotti burro e salvia, ragù, il bollito, i caponet, il fritto misto, la bagna cauda, i savoiardi, il bicerin e i famosissimi gianduiotti.
Questo era solo per prendervi per la gola e obiettivamente funziona sempre... ci sono grandi luoghi da visitare a Torino e ancor più in generale in Piemonte.


Menu' semplice ma saporito!

Il menù in questione racchiudeva i piatti più apprezzati dai clienti, un menù il cui costo a mio parere era abbordabile, anzi più che abbordabile, comprendeva i seguenti piatti:

  • Tomini al pepe rosa e sesamo tostato con Flute di Prosecco
  • Flan delicato di Peperoni con crema di mozzarella e pachino (addddoro)
  • Quajette di montagna (delle polpette ricoperte di verza)
  • Piccola raclette al pomodoro, capperi, olive e basilico
  • Caponet vegetariani
  • Cuoricini di pachino e mozzarella di bufala con sugo delicato di triglia
  • Plin ripieni di nocciole e toma piemontese con ragù bianco di salsiccia artigianale della Val di Susa
  • Balotine fricasà vegetariane al forno
  • Carbonade con patate arrosto
Infine dolce (a scelta):
  • cheese cake alla marmellata di fragole
  • bavarese ai lamponi
  • mousse al cioccolato fondente
Flan, quajette, raclette e caponet
Il menù nel complesso mi è piaciuto, partendo dai tomini al pepe rosa e sesamo devo dire che il prosecco accentuava particolarmente il sapore del pepe rosa, il piatto era accompagnato anche da qualche mirtillo che forse voleva fare da contrasto con l'asprezza del prosecco e del tomino. In particolare ho adorato gli antipasti, e il favoloso flan di peperoni con crema di mozzarella e pachino, mi sono gustata ogni fettina di "sofficezza" probabilmente il dolce del peperone con il pachino salato si è rivelato un accostamento azzeccato. Per quanto riguarda le quajette di montagna, il cui nome non mi diceva assolutamente nulla, anzi ci ho messo cinque minuti dopo l'arrivo del piatto a capire quali fossero le quajette. Obiettivamente il nome "quajette" fa figo. Ma siccome a me piace semplificare le voglio chiamare polpettine perché di quello sapevano, anzi a essere sincera ricordavano un po' i pescoj, i miei amatissimi pescoj o caponet. Allora devo dire che sui caponet vegetariani se la sono cavata più che egregiamente, ma ad essere sincera per me i pescoj rimangono quelli di carne. Allora alcuni li chiamano pescoj, altri capunet, altri ancora caponet...ma sapete che vi dico? Un vero piemontese vi capirà, ma non capirà perché sono alle verdure. Poi c'era questa raclette molto buona, però devo essere sincera non ho idea del perché l'abbiamo chiamata così. Per chi conosce la raclette questa non la ricordava, forse il titolo è dovuto al fatto che c'era in formaggio fuso sulle verdure ma per il resto delle patate non c'era traccia.

Cuoricini di pachino

Parliamo degli interessantissimi primi, tra i due quale mi è piaciuto di più? Premesso che erano entrambi molto buoni, io ho preferito i cuoricini, forse per il sugo alla triglia che rimaneva un condimento molto delicato e poi il ripieno non era troppo complesso, credo che i sapori semplici sono quelli che il palato impara ad apprezzare di più.
Plin ripieni di nocciole

I plin erano buoni, ma forse non ho saputo apprezzare il piatto, ho supposto che il motivo fosse il ragù bianco, la mia mente accetta poco il ragù bianco...mi spiego, la parola ragù è troppo legata a un certo ideale di sapore che è associato al sugo, e il ragù bianco non ci si avvicina lontanamente, quindi non sono un'amante di questo tipo di condimento. Anche se a essere sincera preferisco i condimenti senza pomodoro, però questa è l'eccezione.


Balotine fricasà
Qua arriva l'unica nota dolente, come sono solita chiamarla, le balotine...o meglio polpettine vegetariane. Nulla da dire sul “vegetariano” perché io stessa preparo polpette non di carne a casa mia, il problema è che le verdure scelte erano poco acquose e per di più sono state cotte al forno, la combinazione di questi due fattori si è rivelata fatale. Cioè risultato finale... secche!! Poi la salsina di accompagnamento non l'ho capita, sembrava yogurt, l'accostamento mi è sfuggito.
Carbonade con patate arrosto

Però devo dire che si sono rifatti molto abilmente con la carbonade, che mi ha lasciata senza parole. Il piatto era in sé buono, ma forse quello che me l'ha fatto apprezzare in particolar modo è stato il sapore, che mi ha fatto ricordare la mia amata Irlanda. Quando vado in altri paesi ho una regola che rispetto da quando sono uscita per la prima volta dall'Italia, all'età di 14 anni, cioè mangiare solo piatti tipici del posto. Quando andai a Kilkenny, che si trova nell'entroterra dell'Irlanda, provai ciò che molto stupidamente chiamo stufato perché non mi ricordo il nome, con la Guiness, che viene servito in una terrina di terracotta, ho amato quel piatto come amo l'Irlanda.
Mousse al cioccolato


Nonostante la pancia super piena, sono riuscita anche a prendere il dolce, indovinate cosa ho preso?
Che domande... la mousse al cioccolato, la morte sua!! Buona, non particolarmente nauseante, secondo me era fatta col cioccolato fondente.




Cheese cake alla marmellata di fragole
Che dire? Ci tornerei, e proverei la bagna cauda. Il posto mi è piaciuto molto e il personale era cordiale.























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